giovedì 26 aprile 2012

Depression/2

Non siamo così soli
a fare castelli in aria
non siamo così soli
a immaginare un nuovo giorno in Italia.

Va tutto di merda. Non sono passata di qui per quasi una settimana, lo so, ma mio padre è stato in ospedale fino a martedì pomeriggio e come se non bastasse io martedì mattina ho avuto un calo di pressione che non mi lasciava neanche alzare la testa dal cuscino. Infatti oggi pomeriggio dovrei andare dal dottore a farmi fare una ricetta (‘fanculo anche alle medicine con la ricetta bianca) e mia madre ha detto di dire anche che ha avuto due cali di pressione in quattro mesi, come se fossero una cosa eclatante. Piuttosto io penso di chiedere se mi da qualcosa per dormire, perché di notte sto ore con gli occhi sbarrati ad aspettare di prendere sonno anche quando sono completamente cotta, e poi magari se capita che la mattina dopo devo svegliarmi per qualche motivo allora sono sicura che dormo al massimo tre o quattro ore perché inizio ad agitarmi e a chiedermi se è ora di alzarmi e se è suonata la sveglia e cose del genere. Mi chiedo come facevo quando andavo a scuola. Ma forse il fatto è che ultimamente ho sviluppato un sacco di problemi, e il mondo fuori non mi aiuta.
Dieci minuti fa ho cercato di caricare il mio curriculum sul sito di una di quelle agenzie di collocamento che avevo trovato chiuse, ma dopo averci perso un sacco di tempo aspettando che si caricasse la pagina e altrettanto a capire come credono che si debba compilare, ho chiuso tutto e andrò di persona. Vaffanculo anche loro e i loro siti. E poi, se permettete, odio anche quando ti chiedono “cosa vorresti/ti piacerebbe fare?”. Cazzo, se non ho mai fatto niente, come faccio a sapere cosa vorrei fare? Magari mi piace salire sui tetti a mettere giù tegole, ma come faccio a saperlo se non sono mai salita su un tetto? Certo che sono intelligenti anche loro.
E vorrei aggiungere anche che, non so voi, ma io con la nuova home di blogger mi trovo malissimo, perché il computer non me la carica. Infatti per ora sono tornata alla vecchia, finché me le fa usare (come col diario di Face, un’altra bella schifezza che non si carica).

(Oh, sì, una cosa bella: ieri ho finito di leggere Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon, che tra l’altro ve lo consiglio, e la mia recensione è finita in home su anobii. Adoro.)

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