mercoledì 28 novembre 2012

Aria di Natale

Domenica andiamo in gita a Klagenfurt per i mercatini di Natale. Hanno messo neve, porca vacca. Credo che mi metterò i doposci e i calzettoni termici, e vaffanculo a tutti quelli che ridono, perché io non ho la minima intenzione di patire più freddo del necessario.
Naturalmente non parlo più una parola di tedesco, ma me ne frego perché tanto non ho intenzione di comprare proprio niente, al massimo fotograferò qualche lampione per Bruno, ammesso che ce ne siano di carini.

sabato 17 novembre 2012

Numeri e lettere

Ultimamente mi sto facendo una cultura di matematica a stare nel progetto doposcuola della biblio. Io in teoria dovrei stare a fare biblio, ma poi finisce che sul libro le spiegazioni sono fatte no male, di più, e quelle che dà la prof sono anche peggio, e così tutti vengono da me a chiedermi se ci capisco qualcosa, il che mi fa sentire davvero un genio, io che alle medie (e anche dopo) ero capace di sbagliare i conti. Insomma, a quanto pare sono l’unica che ha capito come estrarre le radici quadrate (senza calcolatrice, ovviamente) seguendo tutta la cazzo di spiegazione fatta malissimo. Mi sento assolutamente un genio.
Comunque preferisco l’italiano, e far scrivere righe di Nuvole, Navi e NoNNi alle bambine di prima elementare è sempre una figata. Anche perché poi mi raccontano che la maestra gli mette “super” coi cuoricini.
Poi risolvo i cruciverba senza schema (quelli da mettere anche le caselle nere) in venti minuti scarsi e divento matta per risolvere gli schemi facili del sudoku, perdendoci sopra ore. Decisamente le lettere fanno più al caso mio.

martedì 13 novembre 2012

Torta bicromatica morbidissima

Il nome è davvero stupido, ve lo concedo, ma è un esperimento e dovevo pure trovargli un titolo.

Ingredienti
3 uova
300 gr zucchero
125 gr (1 vasetto) yogurt bianco
150 ml latte
300 gr farina
1 bustina lievito
2-3 cucchiai cacao amaro

Procedimento
Battete le uova fino a farle diventare belle spumose, poi aggiungete zucchero e yogurt e continuate a mescolare fino ad ottenere una crema. Setacciate farina e lievito e continuate a mescolare cercando di evitare i grumi (i grumi sono i nemici di questo dolce). Quando è tutto ben amalgamato aggiungete il latte. L’impasto diventerà abbastanza liquido.
Imburrate e infarinate uno stampo e metteteci dentro metà dell’impasto. Alla metà rimasta aggiungete il cacao setacciandolo, sempre per via dei grumi. Mescolate bene e poi versate anche la seconda parte di impasto nello stampo. È possibile che si fermi in centro, in modo che il dolce presenti il bordo chiaro e tutto il centro scuro, ma non ne sono matematicamente sicura perché l’ho fatto una volta sola. Casomai fatemi sapere.
Preriscaldate il forno a 180° e cuocete per 30-35 minuti. Per sicurezza fate la prova dello stuzzicadenti, perché è molto liquido e potrebbero volerci cinque minuti in più a seconda del forno.

Non ho una foto da postarvi perché ce lo siamo già sbafato tutto.

venerdì 9 novembre 2012

Abbasso la ciccia/5

Ho rimesso su un chilo e mezzo. MERDA. Peso di ieri: 61,5 kg (stamattina mi sono alzata molto presto per fare shopping, figuratevi se avevo voglia di pesarmi).
La verità è che la dieta sta andando a farsi benedire, perché è venuta giù mia zia dalla Svizzera e ha portato cioccolata in tavolette e cioccolata in biscotti e un sacco di altre cose cioccolatose, e la carne è debole. E poi, manca un mese e mezzo a Natale e a casa mia già girano panettoni (non hanno mai smesso, a dire il vero, ché quelli di seconda scelta girano anche ad agosto) e ditemi voi come si fa a non mangiare con tutto questo ben di dio in casa.

Credo che riprenderò nell'anno nuovo, cercando intanto di non tornare più su di così.

giovedì 8 novembre 2012

Tutte queste luci, tutte queste voci, tutti questi amici… tu dove sei?
Tutto questo tempo pieno di frammenti e di qualche incontro, e tu non ci sei.

Ho voglia di abbracciare una persona e di prenderne a schiaffi molte altre. Dev'essere l'ora tarda.

Qual è il tuo colore preferito?

Al centro estivo una delle prime cose che ti chiedono i bambini è qual è il tuo colore preferito. Sono anche abbastanza sicura che per loro “qual è” si scriva con l’apostrofo, ma è un altro discorso.
La top 5 delle domande in genere è una cosa del tipo:
0. come ti chiami (se non gliel’hai già detto o non porti un cartellino)
1. quanti anni hai e quand’è il tuo compleanno
2. se hai fratelli/sorelle
3. qual è il tuo colore preferito
4. dove abiti e se abiti da sola (quando hai vent’anni per loro sei automaticamente abbastanza grande, evidentemente)
5. se vai a scuola/all’università
Il mio colore preferito è l’arancione. Non so bene quando lo è diventato. Una volta il mio colore preferito era l’azzurro. In compenso, il rosa l’ho sempre detestato.
Chissà se c’è qualche maniera di inquadrare la gente a seconda del colore che gli piace. Deve esserci, sennò i bambini non si preoccuperebbero così tanto di chiederlo. Io mica vado in giro a informarmi sui colori. Ma forse io non ho più sei anni e mi sfugge qualcosa.