sabato 21 settembre 2013

Compiti e distrazioni

Stamattina sono stata a colloquiare con i genitori di un ragazzino che deve essere guardato a vista mentre fa i compiti, perché ogni altra cosa è più interessante che concentrarsi sui libri. Gli ho assicurato che non è una malattia grave, che la maggioranza dei ragazzini è così ormai, e suo padre mi ha dato ragione, dicendo che secondo lui è anche colpa dei cellulari e dei giochi della Play e del computer (volevo dirgli "scusa, ma se sai che è colpa del fatto che ogni tre secondi muore dalla voglia di guardare il telefono, perché gliel'hai comprato? Dopotutto ha undici anni, non so a cosa possa servirgli", ma sono stata zitta, che è meglio). Comunque, inizio martedì.
Incrociate le dita per me, che a pensare di fare la strada tutti i giorni fino a San Donà (circa 15km) mi viene male. Io detesto guidare.

Nessun commento:

Posta un commento