venerdì 23 maggio 2014

La pioggia e la bici

Se c’è una cosa che odio più dell’afa, è l’afa durante la pioggia. Quell’umidità che ti entra dappertutto e ti fa sudare come una capra  perché l’aria è tutta ferma. Oggi pomeriggio, mia madre mi ha trascinata a supermercato (anche se forse sarebbe meglio chiamarlo mediomercato, o qualcosa così), ovviamente in bicicletta, che lei non mette fuori la macchina neanche se sta venendo giù un metro di neve, e dovreste vedere la bici che ha. La Scassona di Michele Amitrano (Io non ho paura) era probabilmente presa meglio, ma lei si rifiuta di cambiarla. Quindi, che si arrangi.
Insomma, il cielo non prometteva niente di buono, ma mia madre fa: "no che non piove, figurati se piove. C'è solo aria". Tra l'altro, io non so correre in bici con l'ombrello e quindi neanche me lo sono portato via.
Andiamo, compriamo, paghiamo e quando usciamo sta venendo giù il diluvio universale. E noi siamo in bici, con la borsa della spesa e senza ombrello (cioè, mia madre ce l'ha, ma io no).
Ho messo la marcia più alta che avevo e sono partita come un razzo. Credo di aver stabilito un nuovo record di velocità su pista (ciclabile).
E mia madre ha perfino avuto coraggio di dire che lei non si è bagnata neanche un po', senza neanche usare l'ombrello. D'accordo, si vede che l'ho presa tutta io.

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