giovedì 4 settembre 2014

Cinque svampite letterarie che prenderei a badilate sulla testa


Questa storia delle badilate credo di averla rubata a qualcuno su anobii, anche se non ricordo bene, comunque ormai è un modo di dire comune, quindi spero di non avere problemi di copyright xD
Ecco a voi le badilabili:
#1 Bella Swan (Twilight)
Naturalmente la medaglia d’oro delle badilate va a Isabella “chiamami Bella” Swan, narratrice di tutti quattro i volumi di Twilight (tranne un pezzetto che lo racconta Jacob Black), che ad ogni parola ti fa salire il crimine. Ogni volta che racconta di come si sia cappottata giù dal gradino, abbia preso la palla sul naso, sia finita fuori strada per via della neve o di un criceto che non attraversava sulle strisce, e soprattutto ogni volta che sottolinea quanto sia figo Edward e quanto non la meriti, vorrei prendere il badile e calarglielo sulla zucca.
#2 Helen (Starcrossed)
Ovviamente, essendo Starcrossed una fotocopia di Twilight, Helen è identica a Bella e quindi merita il secondo posto.
#3 Nora (Il bacio dell’angelo caduto)
Ho letto solo i primi due (finora), ma Nora mi ha dato l’impressione di essere cretina. Cristo, hai un Angelo tutto per te, figo da morire e che ci sta, e tu te lo lasci scappare? Anzi, ancora meglio, lo lasci? Vabbè, Nora, buonanotte.
#4 Bridget Jones e Becky (Il diario di Bridget Jones e I love Shopping)
Quarto posto a pari merito per le due tipe che non fanno mai ciò che dovrebbero (il che è anche peggio del previsto, dato che non sono più delle ragazzine). Bridget si fa tutti i suoi bei piani e poi li manda all'aria e aspetta che mr Darcy (il suo, non quello famoso) cada dal cielo. Becky sa che non deve fare shopping e raccontare balle e se ne rende conto, ma poi insiste come se niente fosse. A me queste cose mi fanno proprio girare le scatole.
#5 Cathy (Damned)
Non solo la protagonista, è tutto il libro da badilare. E da seppellire per sempre (peccato solo la copertina). Trovate la recensione qui.

Nella prossima puntata: Cinque autori che vorrei che fossero miei amici per la pelle per poterli chiamare al telefono tutte le volte che mi gira (cit. Holden Caulfield).

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