giovedì 23 ottobre 2014

Cinque autori che prenderei a calci nel didietro

Nella puntata precedente: Cinque personaggi con cui uscirei a prendere un caffè.

In questa puntata si parla di autori illeggibili e che francamente prenderei a calci nel didietro da qui a Roma.
#1 Federico Moccia
Il re del trash, oserei dire. Trame inconsistenti e frasi che non stanno in piedi. Personaggi assurdi, con nomi al limite dell'assurdo. Leggo leggevo i suoi libri solo per la gioia di stroncarli con una recensione malvagia (che notoriamente fa bene allo spirito ed è uno spasso da scrivere e da leggere) e non capisco le persone che lo trovano meraviglioso. Cioè, l'hanno perfino fatto sindaco (Wikipedia dixit). Io personalmente mi trasferirei da un'altra parte, fosse anche quella cittadina americana in cui il sindaco è un cane (Studio aperto dixit), sarebbe meno imbarazzante. Vabbè, chissà che gli impegni politici lo tengano distante dai libri (da scrivere s'intende, di quelli da leggere dovrebbe procurarsene tanti. E leggerli).
#2 Maria Elisabetta Scavia
La ragazza scrive le storie che le piacerebbe vivere (cit.) e con le quali secondo me dovrebbe vincere un bel biglietto di sola andata da uno strizzacervelli perché ho questa impressione che quello che le passa per la testa non sia normale. Voglio dire, ho sprecato del tempo della mia vita per leggere di una quattordicenne (che è palesemente lei) innamorata persa di un sessantenne che nel settecento scopano come conigli. Voglio dire.
#3 E. L. James
Non mi capacito del fatto che le sue sfumature siano così acclamate, dal momento che lei non sa scrivere o, se non altro, non è al corrente del fatto che quasi ogni parola ha un sinonimo e che non è un crimine usarli. Casomai è un reato sostenete che le sfumature siano letteratura (e credetemi, ho letto il grigio, pur saltando intere pagine quando le cose si facevano noiose, e guardandomi bene dall'inserire su anobii un libro (?) del genere).
#4 Melissa P.
Dopo la signora James, come dimenticare la nostra Melissa? Ci ho provato a leggerla, eh. Sia i colpi di spazzola che il seguente, L'odore del tuo respiro. Il primo sapete com'è, ha fatto notizia, ha fatto scandalo, ha fatto anche schifo ma pazienza. Ma il secondo? Boh, parole a caso. Ogni capitolo è un vaneggiamento a sé stante e alcune frasi manco stanno in piedi.
#5 -
Non mi viene in mente nessun altro, ed è già giovedì sera. Ho parlato male abbastanza per oggi. Naturalmente, se volete sconsigliarmi qualche autore sarò lieta di considerarlo per il quinto posto.

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