domenica 5 luglio 2015

Recensioni lampo (giugno)

Ovviamente, sono mostruosamente in ritardo anche stavolta, ma a mia discolpa posso dire che ho avuto il computer in riparazione (di nuovo. Inizia a diventare un'abitudine) e che sono andata a prenderlo giovedì sera dopo il corso e che venerdì avevo un mal di testa così astronomico che, dopo essere tornata a casa, sono andata direttamente a distendermi (e a rifarmi del sonno arretrato, principale causa del mio dolore). Quindi insomma tra una cosa e l'altra è già domenica.
Attenzione: possibili anticipazioni sulle trame.
Ernest Cline - Player one êêêêê 
Geniale. Probabilmente io, in quanto videogiocatrice incallita, sono anche troppo entusiasta, ma veramente mi sono chiesta per quale cavolo di motivo ho aspettato così tanto per leggerlo. Veramente, lo amo. E poi, quanto figo sarebbe se esistesse davvero OASIS? (Vabbè che tanto con la mia connessione a manovella non ci potrei andare, ma l'idea sarebbe wow).
Angélique Barbérat - L'istante esatto che lega due destini êêê 
I libri in cui le donne le prendono (e tacciono) non mi piacciono neanche un po'. Non in quanto libri, ma in quanto situazioni. A quei mariti (morosi e quant'altro) dovremmo dargli tutti insieme fino a farne polpette.
Per fortuna poi le cose si sistemano.
Paola Zannoner - Zorro nella neve êêê 
Dr. Seuss - Green eggs and ham êêêê 
I do not like them in a house. I do not like them with a mouse. I do not like them here or there. I do not like them everywhere. I do not like green eggs and ham. I do not like them, Sam-I-am.

La storia non è che sia chissà che, ma le rime fanno crepare. Chissà in italiano come lo hanno reso.
Jessa Holbrook - Fidati di me êêê 
Sarebbe bastato questo, con tutte le pare della tipa (Sarah) e tutta la figaggine del ragazzo (non il musicista intendo, l'altro), invece pare che sia una serie. Sparatemi.
Sarah Singleton - La casa prigioniera del tempo êêê 
Carino, anche se l'ho trovato un po'
a) da ragazzini (e vabbè, sono io che leggo roba fuori target)
b) incasinato. Cioè, capiamoci. L'idea delle cinque storie, delle cinque giornate una dentro l'altra per sempre, è buona. Solo che, a forza di saltare di qua e di là, un po' ci si perde.
Jasmine Warga - Il mio cuore e altri buchi neri êêêê 
(Non è spoiler perché c'è scritto sul riassunto della copertina) Questi due pazzi si incontrano su un sito per aspiranti suicidi. Cioè, scusate, UN SITO PER SUICIDI. Non so se è umanamente possibile concepire una cosa del genere. Specialmente visto che è un libro per ragazzi. La storia per fortuna poi si salva, e nei ringraziamenti c'è anche tutta una tirata sulla depressione, ma non è esattamente così che si fa.
Jennifer E. Smith - Io e te al centro del mondo êêê 
La prima scena di questo libro è da panico. I due restano chiusi insieme un un ascensore tipo al dodicesimo piano. Io ho la fobia degli ascensori. Avrei chiuso il libro. E probabilmente avrei anche potuto farlo, dato che per il resto delle pagine si prendono e si lasciano e si scrivono cartoline dall'altra parte del mondo e cose così. Come dite? Ah, sì, alla fine si ritrovano. Beh, almeno quello. Peccato perché la copertina mi piaceva.
Anthony McCarten - Morte di un supereroe êêê 
Il protagonista è da calci sulle palle. Certo, hai 14 anni e stai morendo di cancro, certo nessuno ti capisce e perfino il supereroe che ti sei inventato è uno sfigato totale, però calma. Il fatto che poi un ragazzino di 14 anni sia un tale pervertito mi lascia basita (per non parlare dello psicologo che anche va in cerca di donne per lui), e neanche il cancro può giustificare una tale fissazione.
I fumetti che scrive (che poi non sono veri fumetti, sono sceneggiature) invece li ho apprezzati (nonostante il supereroe sia sfigato e faccia le puzzette e anche (non è spoiler, c'è nel titolo) muoia).
Sophie Kinsella - Dov'è finita Audrey? êêêê 
La copertina è troppo rosa per non farmi prendere un attacco di allergia, comunque la storia non è male. Si parla anche qua di depressione (suicidi, depressione, per forza che poi mi vengono i problemi) anche se stavolta la protagonista (Audrey) sta cercando di venirne fuori (e ce la fa). Avrei gradito sapere anche la causa scatenante di preciso, ma la zia Sophie l'ha allegramente saltata. Si intuisce qualcosa, ma niente di dettagliato.
Comunque, carino, anche da ragazzine (magari non depresse, ecco).

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