lunedì 28 dicembre 2015

Film: Fantasia 2000

L'altra sera ho visto (in prima visione) Fantasia 2000. Il giorno prima (all'assurdo orario delle 23.45) avevano dato Fantasia (1940), ma ovviamente non l'ho visto perché ero alla messa di mezzanotte, e che poi a un orario del genere chi vuoi che si metta a guardarlo? Faccio un sonnellino e poi mi alzo a vederlo? Vabbè, comunque.
Alla fine il 1940 l'avevo già visto, quindi quello che mi interessava di più era il 2000, che è composto da (come da Wikipedia):
- Quinta sinfonia, di Beethoven
- I pini di Roma, di Ottorino Respighi
- Rapsodia in blu, di George Gershwin
- Concerto n. 2 per pianoforte di Dmitrij Shostakovic
- Il carnevale degli animali, di Camille Saint-Saens
- L'apprendista stregone, di Paul Dukas (replicato da Fantasia)
- Pomp and circumstance, di Edward Elgar
- L'uccello di fuoco, di Igor Stravinskij
Essendo un film composto da "episodi" tutti staccati tra loro, non ha una storia unica ma otto storie che si concludono alla fine della loro musica. Continuo a farmi scardinare la mandibola per la precisione con cui i personaggi si muovono sulla musica (vabbè che stavolta si sono aiutati col computer, ma resta lo stesso un lavoro non da poco) e anche per la fantasia che ci hanno messo a inventare alcune delle storie.
I miei tre spezzoni preferiti sono: la quinta sinfonia, in cui delle farfalle affrontano dei pipistrelli (sia le farfalle che i pipistrelli sono stilizzati, ma rendono molto lo stesso), Pomp and circumstances, in cui Paperino è l'aiutante di Noè e deve far salire gli animali sull'arca, e Il carnevale degli animali (la preferitissima), in cui sei fenicotteri fanno un balletto sull'acqua e il settimo gioca con lo yoyo (geniale).
E ora, guardate pure l'episodio dei fenicotteri, e ridete come se non ci fosse un domani (è ciò che ho fatto io).

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