giovedì 20 luglio 2017

Scottature

In questo mese siamo stati al Piave tre volte (due delle quali a distanza di tre giorni una dall'altra).
La prima volta, con la crema, sono tornata a casa tipo più bianca di quando sono uscita (ma piena di brillantini, io sta cosa della crema coi brillantini non l'ho capita).
La seconda volta, senza crema, sono tornata a casa tipo viola sulle spalle, ma mi sono data la crema per le scottature con l'idrante ed è passato in fretta.
La terza volta, con solo un po' di crema sopra la parte già arrosta, sono tornata di un colore che butta al rossiccio ma che potrebbe passare per abbronzatura.
Non capisco perché devo sempre passare per lo stadio "bruciacchiato" prima di prendere un colore decente.
Comunque, ora che mi sono scottata dovrei essere a posto, e siccome l'estate dura (astronomicamente) altri due mesi, faccio in tempo di diventare nera come un watusso (seh, certo. kat illusa).
In biblio alcuni mi hanno chiesto se quest'anno vado in montagna (che data l'afa che sta cercando di venire su di nuovo non sarebbe neanche una brutta idea) ma ho detto che quasi certamente no. Hanno fatto la faccia da "come no, ci vai sempre, e la sinusite?" e poi hanno chiesto solo: "perché no?". Li ho guardati con la faccia che uso quando i ragazzini del doposcuola mi fanno delle domande sceme e ho detto: "perché quest'anno non sono più da sola". Il che significa una cosa tipo: già ci vediamo poco, mi secca anche solo l'idea di andarmene su una settimana e mangiarmi anche quel poco tempo che abbiamo. Chi lo sa, magari ci andremo insieme alla fine della stagione, o quest'inverno (sempre che io non lavori, che sarebbe un'idea ma il discorso è sempre quello. Addirittura Garanzia giovani mi manda le mail "iscriviti a Crescere in digitale!", poi vai sul sito e non ti fa passare né con l'account Google né con la mail. E che cazzo, vi godete a trollarmi?).

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